mer

09

lug

2014

Ricostruzione di una città, ma anche ricostruzione della propria identità

 

 

scritto da E. Bianchi

 

Presso la Scuola Media “Dante Alighieri” si sta svolgendo in questi giorni un corso base di sofrologia in collaborazione con l’Associazione Sofrologica Caycediana.

 

“Il corso base di sofrologia ci insegna il linguaggio della salute, come attivare i meccanismi neuro-fisiologici del benessere per acquisire equilibrio psico-fisico e sviluppare  comportamenti e stili di vita positivi.
Perché non quello che ci accade, ma è come interpretiamo e sentiamo quello che ci accade che determina la nostra vita: il corpo legge i nostri pensieri e fa da cassa di risonanza alle tensioni della mente.” dice il dr. Antonio Bernardi , medico sofrologo aquilano che contribuisce così con le sue tecniche ad alleviare il disagio del dopoterremoto. Il corso, completamente gratutito, grazie alla sponsorizzazione della Cassa di Risparmio de L’Aquila, sarà ripetuto durante l’estate. E’ comunque possibile prenotarsi per assistere alle lezioni o per un successivo corso.

 

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L’Aquila 6 aprile 2009 ore 3,32, un forte rumore, un bagliore di luce nella stanza, la palazzina di 5 piani che vibra come scossa da un gigante: sogno o son desto?
Sobbalzo dal letto, perdo l’equilibrio, il dorso della mano batte con violenza contro lo spigolo del comodino lacerando la cute che sanguina, schiaccio l’interruttore dell’ abat-jour ma non vi è corrente. Il buio accentua ancora di più il senso di angoscia, mentre le scosse aumentano si amplifica lo scricchiolio delle mura che si spaccano e percepisco il crollo di un tramezzo.
In uno stato confusionale ho la sensazione che tutto stia per crollare e che sia giunta la mia fine su questa terra, ma (come del resto tutti noi) non sono pronto a questo passaggio e a voce alta più volte mi dico “Gesù è finita” come se fosse imminente la perdita di coscienza.
La scossa si arresta, mia moglie è immobile sul letto, dalla stanza attigua dove dorme la figlia si sente la sua voce che invoca aiuto: il tramezzo crollato ha ostruito la porta e non può uscire dalla stanza.
Si è salvata perché il letto dove dormiva era situato al lato opposto.
L’invocazione di aiuto risveglia l’istinto materno di mia moglie che di scatto sobbalza dal letto ed ancor prima di me si precipita verso la camera della figlia, spingendo con forza riusciamo ad aprirla giusto quel tanto che basta perché  possa uscire.
Chiamiamo a voce alta l’altro figlio, ma non risponde, camminando sempre nel buio vado nella sua camera, ma non c’è, mi sento completamente smarrito.
Quando usciamo fuori lo troviamo lì insieme ad altri inquilini.
Durante la scossa era uscito di casa ed aveva gridato a tutti di uscire, ma noi in quello stato confusionale non lo avevamo sentito.
E’ passato un anno da quel triste evento, ma chi ha vissuto quei momenti porta impresso nella sua mente e dentro di sé le più svariate sensazioni di angoscia e terrore.
Un evento naturale che ci ha fatto tornare con i piedi per terra, ci ha ricordato (per quelli che l’avessero dimenticato) la fragilità della vita.
Questa breve premessa per introdurre il concetto di ricostruzione della propria identità, senza la quale non ha significato la ricostruzione della città.
Un evento tragico come questo terremoto lascia, in chi lo ha vissuto, segni profondi nel suo mondo interiore.
Per chi ha perso le persone più care, la casa e forse anche il lavoro certamente non è facile  accettare una tale realtà e vedere una speranza futura.
Ma anche per coloro che non hanno “avuto danni a persone o cose” qualcosa è cambiato.
Si è modificato il tessuto sociale, non ci sono più centri di aggregazione, c’è solo una città fantasma dove vagano persone alla ricerca di una propria identità perduta.
Il problema ora è: quale futuro? Sia della città che del singolo cittadino.
Una ricostruzione che richiederà 20, 30 e forse più anni.
I più anziani non la vedranno, molti giovani che non hanno lavoro andranno via.
Quelli che restano saranno consapevoli ricostruttori se avranno la capacità di elaborare il lutto, risanare le ferite, gestire e trasformare in positivo le emozioni di vissuti negativi.
Allo stato, agli esperti di urbanistica il compito di ricostruire la città, dare prospettive concrete e creare opportunità di lavoro ai cittadini.
Ai professionisti della salute individuare le strategie per aiutare le persone a ritrovare se stessi, la propria identità per tornare a sperare ed “a volare”.
E’ in questa ottica che l’Associazione Sofrologica Caycediana Aquilana (A.S.C.A.) vuole organizzare nei mesi estivi giugno-luglio, in collaborazione con la Fondazione Carispaq e la scuola media Dante Alighieri un corso base di sofrologia rivolto a tutta la popolazione aquilana martoriata dal terremoto, dai bambini agli anziani.
Come medico sofrologo, professionista della salute, posso affermare che le metodiche e tecniche sofrologiche sono in grado di rimodellare le nostre reti neurali e creare uno stato di armonia psico-fisica dove l’individuo scopre le sue capacità, ritrova l’autostima, la fiducia in se stesso, la capacità di sperare nell’esistenza.
Il corso base di sofrologia ci insegna il linguaggio della salute, come attivare i meccanismi neuro-fisiologici del benessere per acquisire equilibrio psico-fisico e sviluppare  comportamenti e stili di vita positivi.
Perché non quello che ci accade, ma come interpretiamo e sentiamo quello che ci accade che determina la nostra vita: il corpo legge i nostri pensieri e fa da cassa di risonanza alle tensioni della mente.
Ecco allora l’importanza di rimodellare le nostre reti neurali con vissuti positivi e gratificanti per creare un nuovo schema corporeo che annulli il dualismo corpo mente, così che il soggetto impari a percepire il mondo esterno con tutto se stesso (corpo, mente, spirito).
La conquista del corpo conduce gradualmente all’acquisizione di un equilibrio e di un controllo mentale e psichico.
Attraverso l’allenamento il soggetto rimodellando le sue reti neurali scoprirà l’armonia del suo mondo interno, ciò che di bello e armonioso vi è nel mondo esterno e, scoprendo le sue capacità e possibilità, diventerà libero e consapevole della propria esistenza, ritroverà i veri valori esistenziali e la sua vera identità.
Soltanto gli esseri liberi, consapevoli e responsabili sono in grado di migliorare in maniera positiva la loro vita e quindi contribuire al loro bene ed a quello della società.
Perciò, in primis, le tecniche e metodiche sofrologiche dovrebbero essere apprese dai nostri governanti che devono fare scelte oculate per il bene di tutta la società.
La sofrologia, scienza del benessere, è la risposta pratica dai 6 anni in poi per migliorare la salute: “stato di benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia”.
Il mio augurio è che ogni cittadino aquilano possa arrivare a questa comprensione della realtà per fare una vera autentica ricostruzione: individuale e sociale.

L’Aquila maggio 2010

Il Presidente dell’A.S.C.A.
(Associazione Sofrologica Caycediana Aquilana)
dottor Antonio Bernardi
medico sofrologo

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Educare alla salute per non pagare la malattia

la vera prevenzione e la vera guarigione iniziano dentro di noi:

il corpo ® la mente ® il comportamento.

Conoscere se stessi per vivere meglio.

 

sofrologia: medicina del benessere

 

L’Associazione Sofrologica Caycediana Aquilana organizza un corso base per l’apprendimento del linguaggio della salute:

come stare bene, sviluppare l’armonia della mente e la pace del cuore.

Il percorso corpo-mente per rimodellare le nostre reti neurologiche dove sono mappate le nostre abitudini ed inclinazioni.

Vissuti positivi di benessere, nel creare connessioni sinaptiche e nuove reti neurali, permettono la rimozione di quelle reti neurali emotive che creano la malattia e ci tengono inibiti.

La sofrologia, attivando i meccanismi neurofisiologici del benessere permette il superamento del dualismo corpo-mente e, con lo sviluppo positivo dello schema corporeo, il passaggio da una conoscenza del “come siamo” ad una consapevolezza del “chi siamo” per essere veramente liberi, degni, responsabili e consapevoli.

La pratica delle tecniche e metodiche sofrologiche, sviluppando nuove reti neurali, determina un atteggiamento mentale che rende l’individuo più resistente allo stress ed alle aggressioni quotidiane fisiche e psichiche e, pertanto, lo protegge da determinate malattie psicosomatiche.

La conquista ed il controllo della mente passa attraverso la conquista ed il controllo del corpo.

La sofrologia è considerata la terapia comportamentale elettiva per correggere stili di vita e comportamenti negativi che sono la causa principale di morbilità e mortalità.

I corsi sono rivolti a varie fasce di età e trovano applicazioni nel mondo del lavoro, della scuola e dello sport.

Il terremoto ci ha sconvolti?

La Sofrologia, con le sue tecniche e metodiche, dando luce alla mente e pace al cuore, riempie il vuoto della nostra esistenza e riaccende la speranza.

Senza la ricostruzione del proprio mondo interiore non si torna a volare.

 

Dottor  Antonio Bernardi

Tel. 392 1156509

 

e-mail: abernardi1@gmail.com

                                                             bernardiantonio@hotmail.com